Il programma grillino è assai povero di indicazioni sui temi di finanza pubblica. Nella sezione dedicata all'economia si può leggere: "Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e con l'introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l'accesso alle informazioni e ai servizi senza bisogno di intermediari". Inoltre vengono proposte una serie di misure per la riduzione dei costi della politica e di funzionamento dello Stato: digitalizzazione di atti e processi, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, abolizione delle province, accorpamento dei piccoli comuni, ecc. Non c'è menzione di interventi di natura fiscale.

L'Agenda Grillo insiste molto sul tema della digitalizzazione e della trasparenza. Per quanto riguarda l'istruzione, si propone l'abolizione del valore legale del titolo di studio, la valutazione dei docenti da parte degli studenti, l'aumento degli investimenti in ricerca, e l'abolizione della legge Gelmini, con una forte valorizzazione della componente pubblica. In ambito sanità, si parla tra l'altro del divieto per i medici pubblici di esercitare privatamente e della completa gratuità delle cure. Anche nei trasporti l'idea di fondo è quella di un trasferimento massiccio dalla mobilità privata e individuale a quella pubblica e collettiva.

La crescita economica non trova grande attenzione nel programma grillino. La maggior parte delle proposte qui contenuto sono pensate alla luce di una visione "ideologica" del ruolo e funzionamento dei servizi, piuttosto che come pragmaticamente orientate alla crescita. In molti settori vengono addirittura proposte politiche apertamente anticoncorrenziali (telecomunicazioni, energia, trasporti, istruzione, sanità).